Uccideresti l’Uomo Grasso?

di Paola Raffaella Canziani
Avvocato

Il dilemma etico del male minore lo affrontiamo tutti i giorni, probabilmente senza rendercene conto .

Di fronte a qualunque scelta, semplice o impegnativa, attiviamo una serie di meccanismi decisionali che non sono evidentemente  solo razionali : le emozioni, il nostro passato, la gestione delle relazioni contribuiscono a formare il bagaglio psicologico che indirizza la nostra scelta .

E se ci fosse chiesto di decidere , in tempi brevi e senza esitazioni, della vita altrui ? Come giustificheremmo il nostro agire ?

E’ la domanda che si è posta David Edmonds, autore di  ‘ Uccideresti l’uomo grasso ? ‘, Il dilemma etico del male minore , R. Cortina , Milano, 2014 .

Non nuova alla speculazione filosofica, ne aveva infatti trattato nel 1967 Philippa Foot Ruth, la dottrina del duplice effetto ovvero la mancanza di alternative per impedire il verificarsi di danni collaterali, trova forma in queste due ipotesi :

Immaginate un treno  che nel suo tragitto incontri cinque persone legate ai binari , voi siete i manovratori degli scambi e potete indirizzarlo verso un altro percorso dove si trova invece una sola persona .

Vi trovate su un ponte insieme a una persona obesa, sotto di voi il treno e le cinque persone legate ai binari : spingendo l’uomo dal ponte si potrebbe fermare il treno, impedendogli così l’investimento ma causando probabilmente la morte dell’uomo .

Che cosa decidete ?

Si tratta naturalmente di esempi limite e paradossali che, tuttavia, individuano in modo molto scenografico ed efficace  la difficoltà della scelta nei grandi temi etici .

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